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Rischio Clinico MedMal WORDS

Rischio Clinico

Cosa è il “rischio clinico” e perché è così importante gestirlo e prevenirlo

Il rischio è l’eventualità di subire un danno, connessa a circostanze più o meno prevedibili.
Così dice la Treccani.

Se trasliamo questo concetto nell’ambito sanitario, possiamo definire il rischio clinico come la probabilità per un paziente di andare incontro a un danno nel suo percorso di cura.

Ma questo rischio si può in qualche modo prevenire?
Parliamone con l’Avv. Gabriele Chiarini.

MedMal WORDS | Le parole della responsabilità sanitaria” è un progetto divulgativo a cura di STUDIO LEGALE CHIARINI – Associazione Professionale.


INDICE SOMMARIO


§ 1. Rischio clinico ed errore

Errare è umano.
L’errore è insito nella natura dell’uomo.

Capita in qualsiasi settore. Anche in quello sanitario.
Ne abbiamo già parlato in numerose altre occasioni (vedi, in particolare, l’approfondimento sugli errori medici e quello sulla fenomenologia dell’errore sanitario).

Il leggendario rapporto dell’Institute of Medicine americano (oggi “National Academy of Medicine“) del 1999, che si intitolava appunto To Err is Human, stimava in circa 100mila all’anno le morti con causa iatrogena negli Stati Uniti.

Studi successivi hanno elevato questi numeri a 180mila, 210mila o addirittura 440mila decessi annui (fonte).
Ecco perché si deve prestare molta attenzione al tema della sicurezza dei pazienti e del rischio clinico che essi affrontano all’interno di una struttura sanitaria.

§ 2. Prevenire il rischio clinico ed evitare gli errori

Perché parliamo di errore umano in ambito di rischio clinico?

Perché almeno una parte dei problemi che emergono in ambito sanitario sono causati da errori umani che potremmo definire, in modo un po’ asettico (ma almeno andiamo dritti al punto) come il fallimento nella pianificazione o nell’esecuzione di una sequenza di azioni, un fallimento che ci impedisce di raggiungere l’obiettivo desiderato. Come, ad esempio, curare in modo efficace un paziente.

Ma se errare è umano… gli errori si possono evitare?

In parte sì. Per farlo, bisogna attuare una seria politica di Clinical Risk Management, che significa gestione del rischio clinico: vale a dire l’insieme delle attività volte alla prevenzione e al contenimento degli errori. E, quindi, in ultima analisi, alla garanzia della sicurezza dei pazienti.

Chiariamo: gli errori inevitabili concettualmente non esistono.
Un errore, per definizione, si può evitare; un evento avverso, invece, può essere evitabile, oppure inevitabile.

Serve assistenza in ambito di rischio clinico?

§ 3. La concretizzazione del rischio: eventi avversi ed eventi sentinella

E che cos’è un evento avverso?

L’evento avverso è un danno involontario imputabile (almeno in parte) alle cure mediche prestate, che causa un prolungamento della degenza ospedaliera oppure un peggioramento delle condizioni di salute del paziente.
Nei casi peggiori, addirittura la sua morte.

Quando un evento avverso è particolarmente grave, così grave da minare la fiducia dei cittadini nei confronti del servizio sanitario, lo chiamiamo “evento sentinella”, perché ci fa capire che c’è un problema serio da affrontare in quella struttura o in quel reparto.

Questi danni a volte si possono prevenire, a volte no.

L’evento avverso inevitabile è quello che sopraggiunge anche se si rispettano tutte le regole del caso: agisco correttamente, in modo professionale e appropriato, ma il danno si verifica ugualmente.
Un esempio: la reazione avversa al mezzo di contrasto durante un esame strumentale. Se l’indicazione all’esame era adeguata, non c’erano rischi particolari da considerare, e la procedura è stata eseguita in maniera impeccabile, l’evento deve considerarsi non prevenibile.

Altre volte, invece, l’evento avverso si può prevenire: la somministrazione di un farmaco sbagliato; l’esecuzione tardiva di un intervento chirurgico; l’errore nella lettura di una radiografia; sono tutti comportamenti che provocano danni evitabili.

«Everything in life has some risk, and what you have to actually learn to do is how to navigate it
«Tutto nella vita implica un rischio; quello che bisogna imparare, in realtà, è come riuscire ad affrontarlo

(Reid Hoffman)

§ 4. La gestione del rischio clinico

La gestione del rischio clinico serve proprio a prevedere e prevenire gli eventi avversi evitabili, specie quando si tratta di eventi sentinella.
Le evidenze scientifiche mostrano che, se è fatta in modo appropriato, potrebbe aiutare a prevenire il 50% dei danni correlati all’assistenza sanitaria!

E non è un caso se la Legge “Gelli”, che nel 2017 ha ridisegnato la disciplina della responsabilità professionale medica, ha stabilito che

la sicurezza delle cure si realizza anche mediante l’insieme di tutte le attività finalizzate alla prevenzione e alla gestione del rischio connesso all’erogazione di prestazioni sanitarie

(art. 1, comma 2 legge n. 24 del 2017)

Il risk management rientra oggi tra gli obblighi che il sistema sanitario deve soddisfare per adempiere il proprio dovere di cura.

Non dedicarsi alla prevenzione e al contenimento del rischio clinico costituisce di per sé un inadempimento della struttura, con possibili conseguenze anche di natura risarcitoria.

Approfondimento consigliato:
Rischio clinico e sicurezza del paziente

Il rischio clinico. Si può prevenire?
Guarda l’episodio di “MedMal WORDS | Le parole della responsabilità sanitaria” dedicato al RISCHIO CLINICO!

«The doorstep to the temple of wisdom is a knowledge of our own ignorance
«La porta di accesso al tempio della saggezza è la conoscenza della nostra stessa ignoranza

(Benjamin Franklin)

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