Sei un Avvocato?

Possiamo lavorare insieme per trovare la soluzione migliore per te e per i tuoi clienti

Home » Sei un Avvocato?

Malpractice medica: come gestire un caso difficile senza stress

Malpractice medica: gestire un caso difficile senza stress
Siamo al tuo fianco nella gestione del tuo caso di responsabilità sanitaria: esperienza, supporto e collaborazione per trovare insieme la soluzione migliore!

Caro Collega, benvenuto.

Probabilmente ci conosci già e sai che siamo avvocati e professionisti con una struttura organizzata, competenze specifiche e vasta esperienza maturata in ambito di responsabilità sanitaria, contenzioso medico-legale e gestione di fascicoli medmal.

Sappiamo bene quanto possa essere complicato e stressante affrontare un caso di malpractice medica.

Si tratta di una materia estremamente tecnica e specializzata, in cui l’avvocato dipende necessariamente dalla serietà e dalla puntualità del medico legale e dello specialista (più spesso: degli specialisti) con cui, giocoforza, bisogna confrontarsi per valutare una vicenda clinica, dopo averla ricostruita esattamente, dopo aver raccolto la documentazione sanitaria e dopo aver separato ciò che è rilevante da ciò che non lo è.

Ecco perché pensiamo di poterti aiutare.

Una soluzione completa per la tua pratica medmal

Una soluzione completa per la tua pratica medmal

Con oltre 25 anni di esperienza e una struttura che gestisce decine di fascicoli medmal in tante città italiane, siamo in grado di offrirti un supporto completo ed efficace per affrontare questi casi in modo efficiente, pianificato ed integrato.

Infatti noi ci concentriamo proprio su questo tipo di contenzioso e possiamo aiutarti a gestire una pratica di malpractice medica occupandoci di tutti gli aspetti tecnici che, per un professionista non specializzato, possono essere molto difficili da affrontare, a partire dalla valutazione preliminare necessaria a selezionare i casi meritevoli di trattazione.

Responsabilità sanitaria: risolvere i casi più complessi con il supporto giusto

Non ci limitiamo a sollevarti da questi oneri, ma vogliamo coinvolgerti attivamente nella gestione del fascicolo e lasciarti protagonista del rapporto con i tuoi clienti, proponendoti una collaborazione fortemente orientata al loro vantaggio.

Molti colleghi avvocati ci hanno già scelti come partner per affrontare con serenità i loro casi di responsabilità medica e siamo sicuri che anche tu potresti trarne beneficio, giovandoti di un metodo collaudato e dell’accesso a un’ampia e validata rete di medici legali e medici specialisti in tutta Italia.

Responsabilità sanitaria: risolvere i casi più complessi con il supporto giusto

Iniziamo subito!

Allora, se stai incontrando difficoltà nella gestione di un fascicolo di responsabilità sanitaria e magari pensi che un supporto ti potrebbe essere utile, non esitare a contattarci!

Valuteremo insieme se possiamo lavorare in sinergia per trovare la soluzione migliore per te e per i tuoi clienti.

Compila il form qui sotto o chiamaci per raccontarci il tuo caso.


In Primo Piano

Casi o approfondimenti in evidenza

  • Omessa diagnosi: la sepsi trascurata ed il risarcimento danni da malasanità
    Affrontiamo il delicato tema della malasanità attraverso la storia di Edgardo: la sua famiglia ha ottenuto un risarcimento di circa 517.000 euro a seguito di una diagnosi tardiva di sepsi che ha condotto alla sua prematura scomparsa. La vicenda mette in luce le criticità del sistema sanitario e l’importanza di una pronta risposta clinica. Sebbene nessun risarcimento possa compensare una perdita così grande, l’accordo rappresenta un passo verso la giustizia per la famiglia.
  • Infezione della protesi endovascolare: un caso di risarcimento per malasanità
    Questa è la storia di Francesco e della sua famiglia, che hanno affrontato un calvario clinico a causa di una infezione protesica endovascolare. Un risarcimento di 382.000 euro è stato riconosciuto, con la nostra assistenza, ai familiari del paziente, purtroppo deceduto all’esito di questa triste vicenda, che dimostra quanto sia importante una corretta prevenzione e gestione delle complicanze post-operatorie nelle protesi aortiche. Ecco i dettagli del caso.
  • Diagnosi tardiva di fibrosi polmonare, risarcimento e malasanità
    In questo caso di malasanità, concluso con un risarcimento di 240.000 euro oltre spese di lite, ripercorriamo la storia di Sergio. Una diagnosi di fibrosi polmonare gli è stata comunicata due anni dopo averla refertata: un errore di comunicazione che gli è costato la vita. I due figli del defunto si sono rivolti a noi per appurare le responsabilità di medici e struttura sanitaria e fare giustizia. Per quanto possa contare di fronte alla morte, ci siamo riusciti.
  • Malasanità, buone transazioni e cattivi giudizi
    Un risarcimento di 300.000 euro è l’oggetto di un accordo conciliativo raggiunto, con la nostra assistenza, in favore di due congiunti di un paziente deceduto per un caso di malasanità. Si diceva, un tempo, che “una cattiva transazione è meglio di una buona causa”. Oggigiorno, a ben vedere, è forse il caso di dire che una transazione, a certe condizioni, è la cosa migliore che possa capitare a tutte le parti in causa. Scopriamo perché.
  • Coma post-anossico e risarcimento: una storia di malasanità
    Un risarcimento danni, per quanto importante come in questo caso di malasanità (630.000 euro liquidati), non mette fine alla sofferenza, non aggiusta le cose, non fa tornare indietro le lancette dell’orologio. Ne parliamo in questo articolo dedicato alla vicenda di una paziente 66enne, morta dopo un lungo periodo trascorso in coma post-anossico irreversibile. E lo facciamo con la voce di chi ha amato questa donna, e la ama ancora.
  • Genova: “malasanità” e risarcimento danno parentale
    E’ di 560.000 euro l’ammontare del risarcimento, al netto delle spese e degli accessori, liquidato con sentenza della Corte d’Appello di Genova per un nostro caso di malasanità relativo ad omessa diagnosi e monitoraggio di una emorragia post-chirurgica. Il provvedimento si segnala per costituire una delle prime applicazioni, sul territorio nazionale, della tabella romana in luogo di quella milanese ai fini della quantificazione del danno parentale.