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Concorrenza Sleale – Provvedimento ex art. 700 c.p.c.

Ottenuto il provvedimento cautelare richiesto dallo Studio per storno di agenti e sviamento di clientela

Il Tribunale di Pesaro ha concesso il provvedimento d’urgenza richiesto da due note società pesaresi – difese dagli Avvocati Andrea Sisti e Gabriele Chiarini – che lamentavano gravi atti di concorrenza sleale (consistiti nello “storno” di agenti e nel conseguente sviamento della clientela) da parte di altra impresa operante nel medesimo settore del commercio all’ingrosso di ferramenta, colori, vernici et similia.

In sostanza, il Giudice ha accertato l’illiceità del comportamento posto in essere dall’impresa concorrente, che aveva reclutato in breve periodo di tempo tre degli agenti appartenenti alla forza vendita delle ricorrenti (a queste peraltro legati da un patto di non concorrenza) ed era così riuscita a penetrare in zone di mercato sino ad allora inesplorate, appropriandosi di un fatturato potenziale di oltre euro 2.000.000,00.

In totale accoglimento delle richieste avanzate col ricorso introduttivo dagli Avvocati Sisti e Chiarini, dunque, il Tribunale ha inibito la prosecuzione dell’attività di concorrenza sleale, stabilendo una penale per ogni eventuale violazione (cd. “astreinte“) ed ordinando altresì la pubblicazione del provvedimento su un quotidiano e su una rivista specializzata.

 

Questo il dispositivo del provvedimento:

– inibisce alla società FERRAMENTA S. S.a.s. di utilizzare per la propria attività commerciale la collaborazione di C.D., C.C. e B.A.;

– limita il divieto per C.D. alle province di Ancona e Macerata e fino al 20.3.2013, per B.A. alle province di Siena, Arezzo e Grosseto e fino al 4.3.2013 e per C.C. alle province di Pesaro, Rimini e Forlì e fino al 7.6.2013;

– condanna la resistente, in caso di inosservanza del divieto sopra imposto, al pagamento in favore delle ricorrenti di una somma pari al valore dell’affare che sarà concluso dall’agente;

– ordina la pubblicazione della presente ordinanza, per due giorni consecutivi, a cura delle ricorrenti ed a spese della resistente, sulle cronache locali delle province interessate del quotidiano “Il Resto del Carlino” e della rivista specializzata “Ferramenta & Casalinghi” del gruppo editoriale Collins;

– condanna la resistente al pagamento delle spese di lite delle ricorrenti, che liquida in euro 4.200,00, di cui euro 300,00 per esborsi, oltre IVA e CAP come per legge.

 

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