Avvocato Simona Zuccarini

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Formazione

L’Avv. Simona Zuccarini si è laureata in giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Teramo nell’a.a. 2002/2003.

Terminato il biennio di pratica forense, ha superato l’esame di abilitazione alla professione forense e, dal 2008, è iscritta all’Albo degli Avvocati tenuto dal Consiglio dell’Ordine di Chieti.

Avv. Simona Zuccarini | Formazione
Avv. Simona Zuccarini | Applicazione

Applicazione

Nell’esercizio della professione, l’Avv. Simona Zuccarini si occupa prevalentemente di diritto civile, diritto delle successioni, tutela del credito e diritto di famiglia, con speciale riferimento alla crisi del rapporto coniugale.


In Primo Piano

Casi o approfondimenti in evidenza

  • Omessa diagnosi: la sepsi trascurata ed il risarcimento danni da malasanità
    Affrontiamo il delicato tema della malasanità attraverso la storia di Edgardo: la sua famiglia ha ottenuto un risarcimento di circa 517.000 euro a seguito di una diagnosi tardiva di sepsi che ha condotto alla sua prematura scomparsa. La vicenda mette in luce le criticità del sistema sanitario e l’importanza di una pronta risposta clinica. Sebbene nessun risarcimento possa compensare una perdita così grande, l’accordo rappresenta un passo verso la giustizia per la famiglia.
  • Infezione della protesi endovascolare: un caso di risarcimento per malasanità
    Questa è la storia di Francesco e della sua famiglia, che hanno affrontato un calvario clinico a causa di una infezione protesica endovascolare. Un risarcimento di 382.000 euro è stato riconosciuto, con la nostra assistenza, ai familiari del paziente, purtroppo deceduto all’esito di questa triste vicenda, che dimostra quanto sia importante una corretta prevenzione e gestione delle complicanze post-operatorie nelle protesi aortiche. Ecco i dettagli del caso.
  • Diagnosi tardiva di fibrosi polmonare, risarcimento e malasanità
    In questo caso di malasanità, concluso con un risarcimento di 240.000 euro oltre spese di lite, ripercorriamo la storia di Sergio. Una diagnosi di fibrosi polmonare gli è stata comunicata due anni dopo averla refertata: un errore di comunicazione che gli è costato la vita. I due figli del defunto si sono rivolti a noi per appurare le responsabilità di medici e struttura sanitaria e fare giustizia. Per quanto possa contare di fronte alla morte, ci siamo riusciti.
  • Malasanità, buone transazioni e cattivi giudizi
    Un risarcimento di 300.000 euro è l’oggetto di un accordo conciliativo raggiunto, con la nostra assistenza, in favore di due congiunti di un paziente deceduto per un caso di malasanità. Si diceva, un tempo, che “una cattiva transazione è meglio di una buona causa”. Oggigiorno, a ben vedere, è forse il caso di dire che una transazione, a certe condizioni, è la cosa migliore che possa capitare a tutte le parti in causa. Scopriamo perché.
  • Coma post-anossico e risarcimento: una storia di malasanità
    Un risarcimento danni, per quanto importante come in questo caso di malasanità (630.000 euro liquidati), non mette fine alla sofferenza, non aggiusta le cose, non fa tornare indietro le lancette dell’orologio. Ne parliamo in questo articolo dedicato alla vicenda di una paziente 66enne, morta dopo un lungo periodo trascorso in coma post-anossico irreversibile. E lo facciamo con la voce di chi ha amato questa donna, e la ama ancora.
  • Genova: “malasanità” e risarcimento danno parentale
    E’ di 560.000 euro l’ammontare del risarcimento, al netto delle spese e degli accessori, liquidato con sentenza della Corte d’Appello di Genova per un nostro caso di malasanità relativo ad omessa diagnosi e monitoraggio di una emorragia post-chirurgica. Il provvedimento si segnala per costituire una delle prime applicazioni, sul territorio nazionale, della tabella romana in luogo di quella milanese ai fini della quantificazione del danno parentale.